M13

Ci piaceva attraversare col treno i luoghi dove lui viveva, ci piaceva raccontare la sua storia, ci piaceva camminare alla ricerca delle sue orme, ci piace ricordarlo:
M13 nasce a gennaio 2010 nel gruppo montuoso della Paganella Gazza, in provincia di Trento, figlio di KJ2 (la madre) e il padre Gasper. Due i fratelli denominati M12 e M14. Il giovane maschio trascorre il 2010 e parte del 2011 in compagnia della madre e dei fratelli nella zona compresa tra la Paganella e il Monte Bondone. A maggio 2011 M13 lascia la madre, per la quale comincia una nuova stagione degli amori, e si dirige verso sud in una zona non frequentata con la madre. L’indole girovaga di M13, tipica dei soggetti del suo sesso ed età, lo porta presto a muoversi nuovamente, questa volta verso nord nella zona di Cles e in Val di Sole. Si stabilisce nel gruppo delle Maddalene in provincia di Trento e in Val d’Ultimo provoca qualche danno a carico di pecore. Viene quindi catturato per essere munito di radiocollare GPS. Nel gennaio 2012 viene osservato più volte insieme ad un altro orso identificato poi come il fratello M14 e anche in compagnia dell’altro fratello M12. Questo a conferma del fatto che in alcuni casi i soggetti della stessa cucciolata possono mantenere un legame anche successivamente al distacco dalla madre. Nel febbraio 2012 M13 perde il radiocollare e viene seguito grazie ad avvistamenti e rilevi genetici. I due fratelli M12 e M13 nel mese di marzo si spostano verso nord-ovest, al confine tra la provincia di Bolzano e L’Austria. Successivamente M13 prosegue in solitudine, attraversa il confine con la Svizzera e viene filmato nei pressi di Scuol in Bassa Engadina. Anche le autorità svizzere, ad aprile 2012, decidono di dotarlo di un radiocollare GPS a seguito dei danni provocati. Il 1° maggio 2012 M13 viene investito da un treno nella valle dell’Inn, non riporta conseguenze gravi, ma perde il radiocollare. Il 30 giugno le autorità elvetiche provvedono ad un’ulteriore cattura e applicazione dell’apparecchiatura trasmittente, che consente di seguire l’orso durante l’estate e l’autunno. In questo periodo M13 si sposta tra Valtellina, Valposchiavo e Valcamonica. Il giovane orso infatti attraversa per ben quattro volte gruppi montuosi molto alti, rimanendo in quota spesso per più di 24 ore, durante le quali oltrepassa ghiacciai e passi oltre i 3000 metri dei gruppi montuosi dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello e del Bernina. In un’occasione raggiunge i 3405 metri, la maggiore quota mai documentata per un orso in Europa.
M13 si stabilisce in Valposchiavo dove trascorre il letargo invernale. Verso l’inizio di febbraio esce dalla tana e scende verso valle, causando problemi con la popolazione locale. M13 viene, dalla legge svizzera, considerato orso pericoloso e viene abbattuto il 19 febbraio 2013 in Valposchiavo ad opera dei guardacaccia del Cantone dei Grigioni.
(Tratto dal rapporto Orso 2012 della provincia autonoma di Trento)
M13 nasce a gennaio 2010 nel gruppo montuoso della Paganella Gazza, in provincia di Trento, figlio di KJ2 (la madre) e il padre Gasper. Due i fratelli denominati M12 e M14. Il giovane maschio trascorre il 2010 e parte del 2011 in compagnia della madre e dei fratelli nella zona compresa tra la Paganella e il Monte Bondone. A maggio 2011 M13 lascia la madre, per la quale comincia una nuova stagione degli amori, e si dirige verso sud in una zona non frequentata con la madre. L’indole girovaga di M13, tipica dei soggetti del suo sesso ed età, lo porta presto a muoversi nuovamente, questa volta verso nord nella zona di Cles e in Val di Sole. Si stabilisce nel gruppo delle Maddalene in provincia di Trento e in Val d’Ultimo provoca qualche danno a carico di pecore. Viene quindi catturato per essere munito di radiocollare GPS. Nel gennaio 2012 viene osservato più volte insieme ad un altro orso identificato poi come il fratello M14 e anche in compagnia dell’altro fratello M12. Questo a conferma del fatto che in alcuni casi i soggetti della stessa cucciolata possono mantenere un legame anche successivamente al distacco dalla madre. Nel febbraio 2012 M13 perde il radiocollare e viene seguito grazie ad avvistamenti e rilevi genetici. I due fratelli M12 e M13 nel mese di marzo si spostano verso nord-ovest, al confine tra la provincia di Bolzano e L’Austria. Successivamente M13 prosegue in solitudine, attraversa il confine con la Svizzera e viene filmato nei pressi di Scuol in Bassa Engadina. Anche le autorità svizzere, ad aprile 2012, decidono di dotarlo di un radiocollare GPS a seguito dei danni provocati. Il 1° maggio 2012 M13 viene investito da un treno nella valle dell’Inn, non riporta conseguenze gravi, ma perde il radiocollare. Il 30 giugno le autorità elvetiche provvedono ad un’ulteriore cattura e applicazione dell’apparecchiatura trasmittente, che consente di seguire l’orso durante l’estate e l’autunno. In questo periodo M13 si sposta tra Valtellina, Valposchiavo e Valcamonica. Il giovane orso infatti attraversa per ben quattro volte gruppi montuosi molto alti, rimanendo in quota spesso per più di 24 ore, durante le quali oltrepassa ghiacciai e passi oltre i 3000 metri dei gruppi montuosi dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello e del Bernina. In un’occasione raggiunge i 3405 metri, la maggiore quota mai documentata per un orso in Europa.
M13 si stabilisce in Valposchiavo dove trascorre il letargo invernale. Verso l’inizio di febbraio esce dalla tana e scende verso valle, causando problemi con la popolazione locale. M13 viene, dalla legge svizzera, considerato orso pericoloso e viene abbattuto il 19 febbraio 2013 in Valposchiavo ad opera dei guardacaccia del Cantone dei Grigioni.
(Tratto dal rapporto Orso 2012 della provincia autonoma di Trento)
Legislazione svizzera

In Svizzera l’orso è una specie protetta dal 1962. La Confederazione si è dotata di una cosidetta Strategia Orso. Secondo il piano di gestione dell’orso bruno in Svizzera l’orso può essere classificato discreto, problematico o pericoloso.
- Orso discreto: si comporta evitando zone abitate e vive ritirato
- Orso problematico: oltre a provocare danni non è schivo nei confronti dell’uomo e tende ad avvicinarsi sovente alle zone abitate in cerca di cibo. L’azione da intraprendere è quella di monitorarlo mediante radiocollare e procedere con mezzi di dissuasione al fine di modificarne il comportamento.
- Orso pericoloso: non ha nessuna paura delle zone abitate e dell’uomo nonostante i mezzi di dissuasione utilizzati. Deve pertanto essere abbattuto.